Collettivo Apostrophe

A stunning blend of jazz, rock and ethnic music played by an unusual bassless trio consisting of the rock oriented drums of Sergio Ponti, the jazz guitar of Eugenio Mirti and Marco Giaccaria on flutes, violin and bouzouki.

 

Marco Giaccaria, Eugenio Mirti, Sergio Ponti

 

Il trio si forma all'inizio del 2013 per esplorare strutture e forme legate all'improvvisazione nei diversi stili musicali, realizzando una miscela originale e unica.
Le diverse formazioni dei tre musicisti portano a sviluppare un sound che sfrutta l'improvvisazione di stampo jazzistico e avant-garde al fine di proporre temi legati a musiche di provenienze diverse.


A PROPOSITO DEL COLLETTIVO APOSTROPHE

di Eugenio Mirti

Intorno al periodo natalizio del 2012 mi trovavo in una situazione artistica bizzarra e di complessa risoluzione; il mio progetto principale degli ultimi otto anni, i Ropa11, infatti era (ed è ancora) fermo a causa del gagliardo (e meritato successo) di Paolo Inserra, il batterista, che si alterna ora tra Baustelle e Mr. T Bone e suonando dunque più concerti di Bob Dylan è diventato di difficile reperibilità, rendendo impossibile programmarsi.
In secondo luogo la mia lunga collaborazione con il bimestrale Jazzit mi aveva (e ancora è così) permesso di ascoltare una quantità impensabile di dischi a scopo recensione, lasciandomi sempre a) costernato in presenza di dischi belli, facendo scendere la mia autostima sotto le scarpe o b) costernato di fronte a dischi brutti o peggio ancora inutili, temendo di cadere a mia volta in queste due categorie.
È passato quindi un lungo periodo di inattività artistica in cui ho insegnato molto, fatto il papà e altre mille cose stupende, senza che sentissi una particolare esigenza di comunicare alcunché.
Arriviamo dunque al Natale 2012; avendo conosciuto il collega Sergio Ponti in varie scuola di musica e ammirando il suo stile e la sua cultura musicale, avevo voglia di realizzare le premesse per suonare insieme. Mi stimolava molto sapere che è un batterista rock metal con grandi competenze di rock progressivo, quindi si sarebbe facilmente potuto evitare di cadere nella solita solfa del jazz più noioso e trito. Inoltre entrambi stavamo collaborando a un progetto didattico diretto da me e Marco Giaccaria, un polistrumentista specialista della musica etnica e conoscitore profondo di Zappa, rock prog, punk e mille altre robe molto belle.
L'idea di assemblare un chitarrista finto jazz e finto rock come me, un batterista rock quasi metal e un flautista/violinista/bouzoukista di matrice free e avantgarde era troppo bella, e non me la lasciai sfuggire. Mi intrigava anche sapere che Marco è un notevolissimo compositore e arrangiatore, ciò che avrebbe permesso di alternare mie e sue composizioni e allargare il repertorio in maniera difficilmente ipotizzabile altrimenti.
Di solito succede che i gruppi si formano per uno scopo: un concerto o un disco, generalmente. Mi ha fatto molto piacere che invece il Collettivo Apostrophe (il nome dell'ensemble, un chiaro rimando alla comune passione per Zappa) abbia provato quasi sei mesi senza secondi fini ma solo per capire il sound, le potenzialità e il quadro sonoro di insieme, divertendosi moltissimo.
Abbiamo in seguito realizzato un bel concerto al Jazz Festival di Piossasco per rodarci e verificare le reazioni, e ad agosto abbiamo infine registrato otto brani.
Piaceranno? Non piaceranno? In realtà non è che ci interessi molto. Direi quasi nulla. Lo scopo dichiarato era infatti sorprenderci e provare a realizzare una musica originale e divertente. Se sia divertente ascoltarla lo diranno gli ascoltatori, mi sento però orgoglioso e felice perché Sempre più lontano è senza dubbio originale e sorprendente. Proprio quello che volevamo.
Buon ascolto!


Sergio Ponti

Si avvicina allo strumento prima da autodidatta, poi sotto la guida del M° Furio Chirico, successivamente con Marco Minnemann (Munster, Germania, tra il 1999 ed il 2002).
Ha collaborato in concerti tours e registrazioni con: Mike Keneally, Ian Anderson, Jonathan Noyce, Dave Pegg, Bernardo Lanzetti, Rodolfo Maltese, Francesco Di Giacomo, David Jackson.
Molto attivo in ambito Metal, con tour con Illogicist ed Ephel Duath.
Attualmente impegnato con la Sunset In The 12th House e con i Beggar's Farm.

Eugenio Mirti

Chitarrista e compositore, ha suonato in Europa, Asia, USA e Australia.
Ha realizzato 10 album ottenendo recensioni lusinghiere.
Tra i fondatori dell'Associazione culturale Notabene.
"Se in giro per la penisola ci fossero più persone come lui con il suo spirito e la sua energia tesi a proporre e costruire, l'Italia sarebbe, musicalmente, un paese migliore." (Sergio Staffieri).
Dal gennaio 2010 collabora con la redazione del bimestrale Jazzit per recensioni ed approfondimenti.

Marco Giaccaria

[Vai alla biografia]


Collettivo Apostrophe - Sempre Più Lontano, CD 2013

Collettivo Apostrophe - Sempre più lontano - cover

  • 01. Le tre città (Mirti) 6:32
  • 02. No Pasaran! (Giaccaria) 2:48
  • 03. Ballad per Laura (Mirti) 5:19
  • 04. Hoover Dam (Mirti) 5:56
  • 05. Blackshout Blues (Mirti) / Marcus (Giaccaria) 7:18
  • 06. Blues Carnaval (Giaccaria) 7:04
  • 07. Via Valgioie, 5 (Mirti) 5:35
  • 08. Sempre più lontano (Giaccaria) 9:48

 

Marco Giaccaria - flutes, electric violin, bouzouki
Eugenio Mirti - electric and acoustic guitars
Sergio Ponti - drums

[Scarica qui il comunicato-stampa (IT) qui] / [download the English press release here]

Recorded, mixed and edited by Marco Giaccaria between august and september 2013.
Front cover: Possibilities by Ho Hsiang Wei
Produced by Collettivo Apostrophe for Musica Mancina, 2013 - GRCD63.

Ecco il primo video promozionale dell'album in uscita a novembre 2013.
Prossimamente anche alcuni ampi estratti di alcuni brani.


Se non vedete il video qui sopra, potete gustarvelo direttamente su YouTube: http://youtu.be/YGT-KXKkVeY