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Nella cultura sonora occidentale si è persa la conoscenza sulle qualità sonore delle pietre.
Che l'alabastro fosse impiegato nell'antichità per costruire oggetti sonori costituisce ora argomento di studio; un fatto è certo: dopo le prime sperimentazioni condotte, l'alabastro suona, ed i primi flauti costruiti con questo materiale producono suoni veramente eccezionali per i timbri caldi e misteriosi.
Gli strumenti musicali in alabastro sono stati costruiti su modelli antichi, rispettando precise leggi di acustica oppure sperimentando nuove soluzioni.
L'artefice principale della ricerca sulle possibilità sonore dell'alabastro è un artigiano di Volterra, Giorgio Pecchioni: con la sua inventiva e la sua dote artistica - unite ad un'indubbia maestria artigianale - ha dato inizio ad un'avventura che cresce con il passare del tempo ed ha già portato a risultati entusiasmanti.
La prima creazione di questi strumenti risale ad una passata collaborazione tra uno dei maggiori specialisti mondiali di paleorganologia (la scienza che studia l'origine degli strumenti musicali) Walter Maioli e Giorgio Pecchioni.
Questa esperienza continua con la collaborazione tra Giorgio Pecchioni e Marco Giaccaria (flautista e compositore) e con David Dainelli.
Anche flautisti di fama internazionale si sono avvicinati all'Alabastro Sonoro: tra gli altri, Ian Anderson, Andrea Griminelli e Pedro Eustache.

Per ulteriori informazioni consultare il sito di Giorgio Pecchioni:
http://www.alabastrosonoro.com.
In questo sito potete scaricare molti brani da ascoltare.

L'Ensemble dell'Alabastro Sonoro in concerto

Ensemble dell'Alabastro Sonoro

Il concerto proposto è incentrato sugli strumenti in alabastro: oggetti talmente unici e particolari che hanno richiesto un'attenta riflessione organologica e musicologica unita ad un lungo apprendimento tecnico-strumentale per giungere alla composizione e all'adattamento di musiche pensate espressamente per questi strumenti.
La ricerca del gruppo diretto dal Maestro Marco Giaccaria si è focalizzata - negli ultimi due anni - su un insieme eterogeneo e quanto più ampio possibile di generi musicali: per dimostrare che l'Alabastro Sonoro non è una "curiosità di nicchia" per intenditori ma può essere integrato nei più articolati contesti musicali.
Ecco, quindi, brani tradizionali che spaziano attraverso epoche (Medioevo, Rinascimento...) e culture (Balcani, Irlanda e Scozia, Italia, Nord-Africa, India...), generi specifici (jazz, folk, classica...) ed improvvisazione... tutto naturalmente legato dall'indiscutibile fascino del suono prodotto dall'alabastro e dalla precisione tecnica dell'Ensemble dell'Alabastro Sonoro: così scaturisce un concerto variegato, godibile ed affascinante e - soprattutto - unico al mondo.
Gli strumentisti che animano l'Ensemble sono tutti professionisti riconosciuti con anni di esperienze accumulate nei più disparati campi musicali e che da lungo tempo incrociano le loro specifità professionali in diversi progetti e gruppi.

Ad agosto del 2008 hanno tenuto un concerto all'interno del Volterra jazz Festival.

I musicisti che partecipano al concerto sono:
  • Marco Giaccaria - flauti traversi e diritti in alabastro;
  • Claudio Lodati [www.claudiolodati.com] - chitarra elettrica in alabastro;
  • Enzo Mesiti - basso elettrico in alabastro;
  • Dario Bruno - batteria in alabastro.
Hanno suonato anche nell'Ensemble:
  • Daniele Picchi [www.danielepicchi.it] - batteria con rullante, timpano e toms in alabastro;
  • Federico Marchesano - basso elettrico in alabastro.